Nei primi anni, confesso, ho persino dubitato della mia scelta, sentendomi relegata in una professione di serie B, schiacciata dalla figura dell’ASO abusiva, spesso preferita per una questione di convenienza economica e polivalenza pratica. Questa realtà non solo era scoraggiante per chi, come me, aveva investito anni di studio e passione, ma rappresentava un rischio per la salute orale della popolazione, non adeguatamente informata e assistita.
Ma non sono qui per rimuginare sul passato. Voglio condividere con voi una svolta significativa: la situazione sta cambiando. Il merito? Un movimento collettivo che ha iniziato a parlare di igiene orale in maniera più consapevole e diretta alla popolazione. Le aziende del settore dentale hanno giocato un ruolo cruciale, investendo nella nostra figura professionale e promuovendo prodotti consigliati dagli igienisti dentali. Questo ha contribuito a farci uscire dall’ombra, facendo scoprire la nostra esistenza e il nostro ruolo fondamentale a un pubblico più ampio.
Nonostante questi progressi, rimane molto da fare. Forse non tutti sanno che, ad esempio, l’odontostomatologia non è materia obbligatoria in tutte le facoltà mediche, tranne che in igiene dentale e odontoiatria. Questo vuol dire che molti sanitari, inclusi eminenti chirurghi e medici, possiedono conoscenze limitate su argomenti cruciali come la placca dentale, la parodontite e le loro conseguenze sistemiche.
Per questo lancio un appello, un sincero desiderio di miglioramento per la nostra società: rendiamo l’igiene orale una materia obbligatoria in tutti i corsi di studio sanitari universitari. È fondamentale aumentare la consapevolezza sull’importanza dell’igiene orale, sul fatto che attraverso la bocca non solo mangiamo, respiriamo e comunichiamo, ma passa la salute di tutto il nostro organismo.
E in questa lettera aperta, indirizzata a chi di dovere, mi permetto di chiedere qualcosa di ancora più ampio: un corso obbligatorio nelle scuole che affronti l’igiene in tutte le sue forme, dal semplice lavaggio delle mani a quello dei denti.
Caro Babbo Natale — o chi per lui possa portare questo messaggio nei giusti corridoi — aiutaci a diffondere questa importante informazione e a instillare l’educazione igienico-sanitaria nelle fondamenta dell’istruzione di ogni individuo. Solo così potremo costruire una società più sana, più consapevole e più rispettosa del lavoro di noi professionisti dell’igiene dentale.
L’igiene orale non è un dettaglio, è una priorità. E l’ora di agire è adesso.
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