Erano gli anni 2007/2008 quelli in cui conobbi Davide Borra , architetto, torinese, esperto in virtual 3d.
Con lui realizzai i primi progetti di comunicazione virtuale in second life.
L'altro giorno mi è arrivato un invito personale a provare un nuovo prototipo sviluppato dalla sua classe di studenti al master dove insegna allo IAAD .
Una "virtual reality experience" . L'ambientazione è la foto realizzata da questa fotografa americana che crea lei tutte le scene. Sandy Skoglund
In questo caso i pesci sono in terracotta creati da lei.
Entrando nella stanza virtuale puoi modificare lo scenario, le luci, i suoni, i colori, la posizione dei pesci e dei cuscini.
Da amante dell'immersione totale posso dire che è una figata pazzesca. Non fossi stata consapevole che intorno a me c'era gente che voleva provarlo, sarei ancora lì.
Non avete idea che meraviglia la stanza come sotto il mare col rumore languido dell' acqua e null'altro. Un paradiso.
Se riesco vado a fare un altro giro. Ho bisogno di estraniarmi. È un periodo difficilissimo della mia vita, così spezzo!
Ammetto che ora capisco perchè ci sia chi ipotizza che ci chiuderemo sempre più nel mondo virtuale. In realtà lo capivo già con secondlife, ma non sentivo le cose intorno a me, erano comunque oltre lo schermo. Così no! È semplicemente incredibile.
Sì! Avete ragione, io sono predisposta a utilizzare questi strumenti. Dico sempre che non mi chiamo Alice per caso, perchè davvero io mi immergo spesso nel mio moneo delle meraviglie per respirare. Ora quel mondo è sempre più vero.
Così però arrivano anche i rischi, ma qui subentra un discorso educativo, come diceva stasera Nicolò all'apericena Slashers.
Eh sì vita mondana oggi.
Pomeriggio alla NOreal.it di Davide per provare la realtà virtuale, serata al Master Club ( un tempo Fioccardo e mi si son accesi molti ricordi) con alcuni Slashers, che ho conosciuto con piacere.
Volete vedere come si muove un umano in un mondo virtuale?
Con lui realizzai i primi progetti di comunicazione virtuale in second life.
L'altro giorno mi è arrivato un invito personale a provare un nuovo prototipo sviluppato dalla sua classe di studenti al master dove insegna allo IAAD .
Una "virtual reality experience" . L'ambientazione è la foto realizzata da questa fotografa americana che crea lei tutte le scene. Sandy Skoglund
In questo caso i pesci sono in terracotta creati da lei.
Entrando nella stanza virtuale puoi modificare lo scenario, le luci, i suoni, i colori, la posizione dei pesci e dei cuscini.
Da amante dell'immersione totale posso dire che è una figata pazzesca. Non fossi stata consapevole che intorno a me c'era gente che voleva provarlo, sarei ancora lì.
Non avete idea che meraviglia la stanza come sotto il mare col rumore languido dell' acqua e null'altro. Un paradiso.
Se riesco vado a fare un altro giro. Ho bisogno di estraniarmi. È un periodo difficilissimo della mia vita, così spezzo!
Ammetto che ora capisco perchè ci sia chi ipotizza che ci chiuderemo sempre più nel mondo virtuale. In realtà lo capivo già con secondlife, ma non sentivo le cose intorno a me, erano comunque oltre lo schermo. Così no! È semplicemente incredibile.
Sì! Avete ragione, io sono predisposta a utilizzare questi strumenti. Dico sempre che non mi chiamo Alice per caso, perchè davvero io mi immergo spesso nel mio moneo delle meraviglie per respirare. Ora quel mondo è sempre più vero.
Così però arrivano anche i rischi, ma qui subentra un discorso educativo, come diceva stasera Nicolò all'apericena Slashers.
Eh sì vita mondana oggi.
Pomeriggio alla NOreal.it di Davide per provare la realtà virtuale, serata al Master Club ( un tempo Fioccardo e mi si son accesi molti ricordi) con alcuni Slashers, che ho conosciuto con piacere.
Volete vedere come si muove un umano in un mondo virtuale?
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